Di guerre, di donne, di fiumi
Con questo nuovo libro il carnet letterario di Piero Strobino raggiunge una consistenza ragguardevole, ma rispetto alle opere precedenti si tratta non solo di un arricchimento quantitativo, bensì appare in filigrana la tappa di un percorso di crescita umana e culturale.
Come ricorda egli stesso nella premessa, lo Strobino scrittore nasce come corrispondente del “Corriere di Saluzzo” nel lontano 1991. Ben presto la cronaca non gli basta: offre sì la fotografia di una realtà sociale, di un mondo così come si presenta nella sua configurazione ultima, ma non rende conto di come esso si è formato, non aiuta a capire le motivazioni che spingono le persone a comportarsi in un modo piuttosto che in un altro.
Di qui un cammino a ritroso attraverso storie di vita vissuta. Le prime interviste riguardarono concittadini vittime dei rastrellamenti condotti da Tedeschi e Brigate Nere nella zona di Cardè l’11 e il 18 agosto 1944. Su quel materiale, originariamente frammentario, come possono esserlo i ricordi di chi della cattura e della deportazione non ha potuto tenere un diario, Strobino si è arrovellato.
Ne ha tratto lo spunto per il romanzo Il tunnel, infine si è convinto della necessità di trasformare i brevi resoconti giornalistici in qualcosa di più organico e duraturo. È nata così la serie di racconti in cui si struttura una parte del libro che ho l’onore di presentare.
Dalla prefazione di Livio Berardo,
Presidente dell’Istituto storico della resistenza
e della società contemporanea per Cuneo e provincia.
Piero Strobino
Novembre 2006
Prezzo di copertina: 12 €